Le prove INVALSI
Le prove INVALSI sono prove oggettive standardizzate somministrate a tutti gli allievi di una coorte di età, detta anche leva scolastica. Le prove così caratterizzate sono in grado di fornire una misura sufficientemente attendibile della padronanza o meno di alcuni elementi che sono l’oggetto della prova stessa Sono lo strumento utilizzato per rilevare e misurare periodicamente il livello di apprendimento degli studenti italiani. Gli standard delle prove sono definiti a partire dalle Indicazioni per il curricolo del Ministero. Attualmente si prevede la somministrazione di prove oggettive di Italiano e Matematica e inglese. È inoltre prevista la somministrazione di un questionario anonimo.
Chi deve sostenere le prove INVALSI?
Le prove INVALSI coinvolgono tutte le scuole d’Italia, statali e paritarie, e tutti gli studenti delle classi interessate: la II e V della scuola primaria; la III della scuola secondaria di primo grado e la II della scuola secondaria di secondo grado.
Che cosa valutano?
“Le prove Invalsi hanno lo scopo principale di misurare i livelli di apprendimento relativamente ad alcuni aspetti di base: la comprensione della lettura e la matematica. Con esse si vuole giungere ad una misurazione dei livelli comunemente ritenuti condizione necessaria per un accesso consapevole alla cittadinanza attiva.” Le prove riguardano due distinti settori di apprendimento, Italiano (lettura e grammatica) e Matematica e Inglese. Non valutano il singolo alunno o la singola classe, ma gli apprendimenti che gli alunni, nel complesso, conseguono nelle classi e ordini scolastici di riferimento. Quello che si ricava dalle prove INVALSI è dunque una valutazione di sistema.
Come vengono restituiti i risultati delle prove?
I dati, frutto di elaborazioni statistiche e psicometriche dei risultati grezzi, vengono pubblicati ogni anno nell’ Area prove del sito INVALSI dopo non più di due mesi all’effettuazione delle prove. Nel Rapporto nazionale, i risultati delle prove vengono presentati anche disaggregati per regione, maschi e femmine, alunni italiani e stranieri, alunni in anticipo, regolari e in ritardo. Ogni singola scuola potrà quindi analizzare i risultati dell’apprendimento dei propri studenti confrontandoli al proprio interno (classi della stessa scuola) e con quelli complessivi italiani, della Regione e della macro-area di appartenenza. Questa comparazione consentirà a ogni Istituto scolastico di valutare la propria efficacia educativa e di riflettere sulla propria organizzazione didattico-metodologica al fine di promuoverne il miglioramento.